Il budino di casa di una volta, il dolce della domenica. E quando c'erano anche cacao e amaretti era una gran festa. “I termini bonet [bunèt],
piemontese, e bonetto [bunétu], ligure, non indicano tanto un dolce
"tipico", quanto la preparazione che in italiano viene genericamente
chiamata 'budino': il fatto che questo dolce sia sentito come
"tipico" della cucina piemontese non ne riflette una particolare
specificità regionale, anche se, in Piemonte come altrove, possono esistere
ricette specifiche e modalità originali di preparazione del budino: è chiaro
quindi che la voce non è di per sé "tipicamente" piemontese come
"tipicamente" piemontese non è neppure il dolce, e quindi non c'è da
stupirsi se la si ritrova anche in altre regioni, dove il budino ovviamente
esiste pur senza essere ritenuto particolarmente "tipico". L'origine
della voce potrebbe risalire banalmente all'aggettivo bon 'buono' in forma
diminutiva, e indicare quindi 'una cosetta buona, un dolcino buono'; è però
possibile risalire (non senza l'influsso comunque presente di bon 'buono') alla
parola 'bonetto' che significa 'berretto', attribuita a un dolce che per la
forma può richiamare in certi casi un copricapo: allo stesso modo lo 'zuccotto'
è un dolce così chiamato con riferimento alla sua forma che richiama lo
'zuccotto' appunto o 'zucchetto', ossia il noto copricapo ecclesiastico a
calotta.”
Bunèt e Bunettu - Fiorenzo Toso – la civiltà della forchetta in memoria di Giovanni Rebora
IL BUNETTU, IL BUDINO DELLA FESTA
Ingredienti per quattro –
sei persone
4 uova di pollaio freschissime
150 g di zucchero di canna
½ litro di latte intero
30 g di cacao amaro in polvere + 1 cucchiaio per la decorazione
60 g di amaretti secchi + qualcuno per la decorazione
Procedimento per la
preparazione
Portare a bollore il latte in un pentolino,
togliere dal fuoco e aggiungere gli amaretti sbriciolati a mano. Far
raffreddare.
In una terrina montare con la frusta le uova e lo zucchero, quando saranno chiare e
spumose unire il cacao in polvere setacciato e mescolare lentamente. Unire il latte
tiepido con gli amaretti e amalgamare bene con la crema al cacao.
Portare il forno a 150°C modalità
statico.
Versare il composto per il bunettu
in uno stampo per budino capiente, oppure in stampini da mono porzione in vetro
(o plastica o ceramica), precedentemente unti spennellandoli appena con un po’
di olio extravergine di oliva ligure. Appoggiare in una teglia grande con 2 - 3
dita di acqua circa e cuocere a bagnomaria per 60 minuti. Controllare che l’acqua
non si asciughi, semmai aggiungerne un po’ già calda.
Lasciar raffreddare e mettere in
frigorifero per circa 3 ore. Con la lama liscia di un coltello staccare
delicatamente il dolce dal bordo del contenitore di cottura. Capovolgere su un
piatto da portata o sui piattini da dolce e decorare con un po’ di amaretti
sbriciolati e una spolverata di polvere di cacao.
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