Quelli delle Cucine di Strada
Cibi – Tradizioni – Territori
Tutti insieme da Vitturin ci hanno deliziato con le loro
squisite specialità. Con Quelli di Recco e la celeberrima focaccia di Recco col
formaggio, c’erano Esmeralda ed Egle (Quelli di Palermo), con le arancinette,
le panelle (parenti della nostra panissa fritta), i cannolicchi siciliani; Zè
Migliori (Quello di Ascoli), con le olive all’ascolana e i fritti marchigiani
(tra cui la crema fritta, simile a quella che si prepara in Liguria); Paolo e Salvatore
– Io mangio & bevo parmigiano (Quelli di Parma), con torta fritta, anolini
in sorbir, salumi e cibi di strada parmigiani; l’Associazione “Quelli della
bombetta” provenienti dalla Puglia, con le bombette della valle d’Itria;
Leonardo Torrini (Quello di Firenze), con lampredotto e trippa fiorentina.
- Siamo un piccolo gruppo di persone che ci mettono la
faccia ed il massimo impegno per divulgare il messaggio di tradizione, storia e
cultura che è contenuto in un piatto, in un vassoio, in un cartoccio o avvolto
in un semplice tovagliolo. Storciamo il naso quando ci dicono “street food”,
preferiamo chiamarlo cibo di strada, non proponiamo “take away” ma offriamo
prodotti da asporto, non confezioniamo le nostre specialità in “box o food-pack”
ma li poniamo in scatole e sacchetti, non “reinterpretiamo” un piatto
tradizionale ma lo eseguiamo come tramandato da anni, talvolta da secoli.–
A giudicare dal successo della serata di presentazione,
prevedo che “Quelli delle cucine di strada”, sarà un gruppo destinato ad
allargarsi e le richieste di partecipazione agli eventi aumenteranno
sicuramente.