Alfonsina Trucco, la regina del Pesto Genovese al Mortaio. Il suo segreto? Qualità, velocità e costanza !
Il Campionato Mondiale di Pesto al Mortaio si è concluso
a Genova da una settimana. Si sono sfidati in 100 all'ultimo colpo di pestello,
per succedere al campione uscente, l’italo-tedesco Sergio Muto, quest’anno
nelle vesti di giurato. I partecipanti italiani sono stati per la maggioranza
liguri, ma c’erano anche 23 concorrenti provenienti da tutto il mondo tra i quali
americani, libanesi, canadesi, francesi, spagnoli, inglesi, serbi, tedeschi,
norvegesi, svizzeri e per la prima volta i rappresentanti di Finlandia, Svezia
e Irlanda del Nord, vittoriosi nelle gare eliminatorie del loro paese. Il
concorrente arrivato da più lontano è stato John Chiozza (con avi genovesi), da
Richmond in California, quello più giovane uno studente di 18 anni
Alfonsina Trucco premiata da Bruno Pizzul |
e
la concorrente più anziana Alfonsina Trucco, diventata campionessa, dopo tre
edizioni di dominio degli uomini. Dopo avere superato le qualificazioni del
mattino, la signora Trucco ha sbaragliato di altri 9 finalisti e ha vinto il
trofeo riservato al vincitore, il Pestello d’oro; ha partecipato al Campionato
fin dalla prima edizione ed è arrivata per due volte in finale.
Sul podio, dietro
di lei si sono piazzati: Angelo Vanagolli e Candida Grosso; a seguire, Federico
Bonzi, Bruno Canepa, Paolo Brovia, Luca Bernava, Mirco Chiavarini, Massimiliano
Cresta e Fabrizio Migliorini.
L'antico mortaio della famiglia Trucco |
L’avevo notata, la mattina della gara per il suo doppio
pestello, era veramente suggestivo e sembrava quasi uno scettro, tra le sue mani. Ho
la fortuna di conoscere Sergio Rossi, Cucinosofo , scrittore, gastronomo esperto e appassionato della cucina genovese e ligure, ma soprattutto nipote della Regina del Pesto, così ne approfitto per fargli
qualche domanda:
Alfonsina Trucco in gara al V Campionato Mondiale di Pesto al Mortaio |
- Una banale curiosità: quanti anni ha la regina del pesto? (ho letto tre età diverse sui vari articoli che ne parlano)
Sergio Rossi: 85 compiuti a febbraio.
- Come ha reagito tua zia a questa bella vittoria,
essendo alla V competizione: se lo aspettava, si è emozionata?
Sergio Rossi:
Lei dice che era abbastanza tranquilla di aver fatto un buon pesto ma, come ha
precisato nell'intervista a Primocanale, ovviamente non poteva sapere se i
giudici sarebbero stati dello stesso parere.
- Ho letto che il mortaio di famiglia, che si passa di
generazione in generazione, abbia fatto il pesto per Garibaldi! E’ vero o si
tratta di una leggenda?
Sergio Rossi:
La verità è che la mia trisavola era aveva lavorato, a Genova, nella famiglia
di Teresita Garibaldi, figlia di Giuseppe e moglie di Stefano Canzio. In
famiglia si è sempre raccontato che quando la trisavola lasciò il lavoro di
Genova per aiutare la figlia in trattoria, a Tre Fontane, rimasta
improvvisamente vedova con 5 figli e uno in pancia, Teresita ogni tanto le
facesse visita per mangiare le cose buone che Maria preparava quando era al suo
servizio. Credo che il mortaio sia della trattoria, quindi potrebbe aver
mangiato il pesto Teresita, almeno da quel mortaio.
- Come sono stati i festeggiamenti? Il paese come l'ha
accolta?
Sergio Rossi: L'abbiamo
festeggiata la sera stessa nella trattoria di famiglia. Ti svelo un segreto: ho
subito avvertito il sindaco della vittoria e credo vogliano conferirle un
riconoscimento ufficiale probabilmente nel corso di una inaugurazione.
Ma è solo un'indiscrezione, ne saprò di più nei prossimi giorni.
- La tua mamma e Alfonsina immagino che abbiano imparato
da bambine a fare il pesto, te ne hanno mai parlato, c’è qualche racconto che
ti ha colpito?
Sergio Rossi: Hanno
imparato entrambe da piccole solo che mia madre era più portata e appassionata
della cucina mentre la zia, che per anni è stata impiegata del locale ufficio
postale (sede di Tre Fontane, frazione di Montoggio) si era specializzata
soprattutto nel fare il pesto col mortaio, come si faceva allora ed era
imbattibile.
- il procedimento che segue, per fare il pesto è come quello insegnato da
Roberto Panizza, Presidente del Campionato (prima si pesta l'aglio, poi i pinoli, poi il basilico con il
sale grosso ecc.) o quale?
Sergio Rossi: Sinceramente
non ricordo di preciso la successione degli ingredienti ma so di certo che lei
non toglie niente dal mortaio, fa tutto in successione. Tieni conto che parliamo
di una persona che il pesto lo faceva davvero, non per gioco ma sul serio, e
quando la domenica le persone erano tante doveva anche farne parecchio, quindi
applicare una tecnica efficace: qualità, velocità, costanza.
- oltre al pesto, qual è la ricetta preferita, che cucina
più volentieri, Alfonsina?
Sergio Rossi: Non
so quale lei preferisca, ma posso dirti che la sua ricetta che preferisco io è
il sugo di magro uguale al grasso, ovvero una sorta di "sugo di
carne" fatto però solo con erbe aromatiche, pinoli, olio e un soffritto
che non saprei dirti: eccellente con i corzetti polceveraschi.
[che sicuramente devo assaggiare]
Le postazioni dei 100 partecipanti alla gara di pesto |
Quindi per gustare il miglior pesto del mondo non dovete andare troppo lontano, basta fare un salto a Montoggio (GE), in
località Tre Fontane, all’Antica Trattoria Rosin , lo storico ristorante dove da
150 anni la famiglia di Alfonsina porta avanti la tradizione gastronomica
genovese!!!
All writing and images on this site ©2014 Le Cinque Erbe