In uno dei pochi giorni caldi di aprile (il 17 per essere precisa), sono stata a Milano
per assistere dal vivo all'evento #trentinriviera presso il Mirror Lounge & Restaurant
del The Hub Hotel di Milano, organizzato da Carlo Vischi.
Rosa del Active Hotel Olympic e Carlo Vischi |
In teoria le due regioni “in gioco” si sarebbero dovute sfidare a colpi di mattarelli,
ma appena arrivata ho capito che la disputa sarebbe finita in allegria e condivisione.
Velocemente gli amici del Trenino, gli Chef Paolo Pellegrin , Andrè Sudarovich
con Rosa del Active Hotel Olympic di Vigo di Fassa, Mattia Sicher del Pineta Hotels di Coredo,
hanno allestito i loro tavoli per lo Show Cooking, nella Lounge dell’Hotel,
con ogni meraviglia proveniente dalle loro montagne, dal fieno ai campanacci,
dai formaggi alle mele, ai salumi e alle birre.
Dal fronte ligure sono arrivati olio e olive biologiche, i carciofi, le erbe e gli aromi,
la focaccia ligure, la testa in cassetta fatta in casa e poi le delizie
come il chinotto di Savona e i vini: il solare Vermentino (Solarancio) dell’Azienda
La Pietra Focolare di Ortonovo La Spezia e dal ponente Rossese e Pigato.
Mattia Sicher ha realizzato i Talleri, semplici e deliziosi, con un ripieno di erba cipollina tritata
e Casolet della Val di Sole, formaggio tipico e Presidio Slow Food.
A fianco a lui la “battuta di carne salada di razza grigia alpina e mele della Val di Non
(che tutti avremmo voluto rubare) con ristretto di Teroldego”.
Massimo Viglietti chef stellato del Ristorante Palma di Alassio,
ha proposto il suo famoso “Non è l’uovo di Paolo Parisi”,
con la tapenade di olive nere (con la bottarga nel menu della cena).
Non è di Paolo Parisi |
Di lui avevo letto il pezzo “Impressioni sulla tavolozza del gusto di Massimo Viglietti”
della mia cara amica Gabriella Molli, presente quest’estate ad una cena
“fuori le righe” al wine bar Piè de Mà di Riomaggiore,
l’incanto di un angolo di Liguria fra roccia, cielo e mare.
Testualmente: - Su “Non è di Paolo Parisi” La citazione del titolo sta fra un omaggio a Parisi e la necessità di un allontanamento dalle celebrità del suo uovo. Comunque sopra l’uovo bianchissimo, delicatamente sapido e strapazzato (appoggiato poi su un tono vagamente acido di robiola)
c’era la rosea nota imperantemente (e ineluttabilmente) marinaresca
di un cenno di bottarga di tonno da sciogliere al ritmo terminale (l’atto ultimo)
di una salsa di pomodoro-arancio-pepe. Sicuramente effetti speciali studiati per stupire.
Quindi decisamente un piatto di pensiero, perché ognuno viva le sue “papille”.
E infatti questo ha fatto Massimo con i suoi geniali finger food presentati durante l’aperitivo:
lo scoppiettino di pesto, robiola e crema di fagiolini e patate,
la pizza liquida in siringa con pomodoro, acciughe, olio e origano,
il cucchiaio con ricotta del Santuario di Rezzo, testa in cassetta e macchetto di acciughe,
hanno incuriosito, stupito, divertito!
La cena ha chiuso l’evento milanese (ci rivedremo tutti a maggio nella Riviera di Ponente)
deliziando gli ospiti con piatti nei quali sono stati sapientemente sfruttati
gli ingredienti freschissimi e le eccellenze dei produttori locali liguri e trentini.
Triglia con olive taggiasche e carciofi |
Non è di Paolo Parisi: uovo strapazzato, robiola, bottarga di tonno, passata di pomodoro e arancio |
Gnocchetti di formaggio Cher de Fascia, con salsiccia trentina e cicoriette di campo |
Abbinamento di formaggi liguri con carpa affumicata dei laghi trentini, con passatina di mela alla maggiorana e limone |
Sacher rivisitata agli agrumi liguri con chinotto di Savona |
I Produttori intervenuti:
l’Azienda Agricola la Cappella di Borgomaro Aurigo con olio e olive biologiche, l’Azienda Rose di Pietre di Pietra Ligure con i carciofi, l’Hotel Bacco di Pietra Ligure che ha portato in tavola la focaccia ligure, l’ Hotel Mayola di San Bartolomeo a mare con la testa in cassetta fatta in casa e poi le delizie della Pasticceria Besio di Savona, inoltre il Chinotto e la Birra Artigianale de ”Il Chinotto nella rete” di Savona e i vini: il Vermentino dell’Azienda La Pietra Focolare di Ortonovo La Spezia e Rossese e Pigato dell’Azienda Feola di Diano Marina.I produttori delle Tre Strade del vino e dei Sapori fra cui le carni della Macelleria Dagostin di Trento, i salumi della Macelleria Massimo Goloso di Coredo, i formaggi del Caseificio Sociale della Val di Fassa e del Agritur Fior di Bosco, le birre artigianali del Birrificio BioNoc’ di Primiero, i vini ed il TrentoDOC dell’Azienda Agricola Maso Martis di Martiniano e dell’Azienda Agricola Letrari di Rovereto.
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