30 aprile 2013

I Chifferi



I CHIFFERI

Per sei persone
Ricetta della Tradizione, originaria di : Finale Ligure
Ricetta Vegetariana
Senza Glutine
Ingredienti:
130 gr di mandorle dolci in polvere
130 gr di zucchero
2 albumi d’uovo
1 cucchiaio di acqua di fior d'arancio
un cucchiaio di olio di mandorle
mandorle dolci a lamelle
Utensili di preparazione e presentazione
una terrina
una frusta
una  sac à poche
un cucchiaio
il pennello da cucina
carta forno


Procedimento per la preparazione
Sbattere nella terrina gli albumi e mescolarli con la farina di mandorle, lo zucchero e l’acqua di fiori d'arancio fino ad ottenere un impasto consistente, come un purè sodo.
Mettere il composto nella sac à poche  e formare delle mezze lune sulla placca del forno,
 ricoperta precedentemente di carta forno leggermente spennellata con l’olio di mandorle; 
 ricoprirle i dolcetti  di mandorle a lamelle.
Far cuocere a calore moderato (150° circa) fino a doratura.


Note:
Ho scoperto i Chifferi quando sono stata a Finalborgo [ Sport & Food Blog Tour  ] ed è stato amore al primo morso, la sera del Blogger Party erano disposti ordinatamente su una bella alzatina e al termine della cena è stato anche offerto il gelato al gusto “chiffero”... L’antica ricetta originale, pare sia stata ritrovata nell’Archivio “Finarium” a Finale Ligure, un codice che riporta ingredienti (pestati nel mortaio) e modo per preparare i chifferi, ma le dosi esatte sono ancora un segreto. 


Chi ripropose in tempi moderni  questi dolcetti tradizionali  fu  Benedetto Ferro, ex navigante con la passione dell’arte pasticcera che  nel 1872 aprì una pasticceria a Finale Marina. L'etimo, di probabile derivazione araba (kefir = luna), nasce  proprio dalla forma di mezzaluna che viene data a questi  squisiti pasticcini a base di mandorle.
Note di Gabriella Molli:
Chiffero. La presenza di mandorle e zucchero mi racconta di dolcezze arabe. La parola pare derivi dal tedesco Kipfel, dolce a forma di mezzaluna ideato da un fornaio viennese per festeggiare la liberazione della città dall'assedio turco nel 1683. La storia spesso si adagia su motivazioni contingenti. Un fornaio sforna dolcetti che simboleggiano gli odiati turchi: forse le cose non stanno proprio così. Questi piccoli dolci dalla forma a mezzaluna della tradizione del Mediterraneo, a base di zucchero e mandorle, erano arrivati con i Turchi ed erano così deliziosi che l’intelligente fornaio pensò bene di continuarne la produzione. Già. E i chifferi che compaiono nella forma di pasticcini (ricoperti di scaglie di mandorle) nel Ponente ligure? La forma a mezzaluna (quella dei Kipfel viennesi) la ritroviamo uguale nella costa della Provenza di mare. Nelle piccole e profumate brioches. Ora, per prima cosa ricordiamoci che l’approdo dei mori-saraceni lì ha battuto molto. E lì vi sono tracce della loro cultura gastronomica raffinata  che spesso in provenzali non vogliono riconoscere. Così vengono porte come autenticità provenzali, specialità che profumano d’Oriente. La stessa cosa avviene in Liguria. Si pensi al pesto genovese. Mandorle e zucchero, acqua d’arancia: i chifferi che hanno incantato Daniela, ci parlano di giardini e di intrighi d’amore del Mare Nostrum. O no?









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