Tutta una civiltà del castagno ha contraddistinto l’arco grande della Lunigiana storica, dove sono nate elaborazioni povere, oggi trasformate in eccellenze. Vedi il pane martino, che sono in pochi a fare. E’ pur vero che esisteva un ciclo stagionale della farina di castagne: andava infatti consumata in un arco preciso di tempo. E se pattone, castagnacci e frittelle ancora qualche volta si mangiano, poco compaiono le tagliatelle o le trofiette bastarde (l’aggettivo è un affettuoso modo per denunciare la commistione fra le due farine) la cui morte sono i sughi di porro e salsicce. Anche qui con qualche tentativo di insaporire con un cenno di miele di castagno. (Gabriella Molli)
FRITTELLE DI CASTAGNE DOLCI CON CREMA DI RICOTTA E FIORI DI ROSMARINO
Ricetta senza Glutine
Ingredienti per quattro - sei persone
Ingredienti per le
frittelle
300 g di farina di castagne
½ litro di latte
50 g di uvetta
30 g di pinoli nazionali
1 cucchiaio di zucchero di canna integrale
1 pizzico di sale
Olio extravergine di oliva oppure di semi di arachidi per friggere
Qualche fogliolina di rosmarino
Fiorellini di rosmarino per decorare
Ingredienti per la crema
di ricotta
250 g di ricotta freschissima di pecora
1 cucchiaio di zucchero vanigliato
latte
Mettere l’uvetta in una tazza e coprirla con acqua tiepida.
Setacciare la farina di castagne in una terrina, unire un pizzico di sale, un cucchiaio di zucchero e versare lentamente il latte, girando con una frusta da cucina, fino ad ottenere una pastella morbida e cremosa.
Mescolare bene e lasciar riposare almeno un’ora.
In un'altra terrina lavorare a crema la ricotta, inizialmente con una forchetta, poi con la frusta;
unire gradatamente il latte fino a raggiungere la giusta consistenza e lo zucchero (non troppo perché anche le frittelle sono dolci). Mettere in frigo.
Passato il tempo necessario, unire alla pastella di farina di castagne l’uvetta ammorbidita e sgocciolata, i pinoli e le foglioline di rosmarino tritate. Amalgamare bene.
unire gradatamente il latte fino a raggiungere la giusta consistenza e lo zucchero (non troppo perché anche le frittelle sono dolci). Mettere in frigo.
Passato il tempo necessario, unire alla pastella di farina di castagne l’uvetta ammorbidita e sgocciolata, i pinoli e le foglioline di rosmarino tritate. Amalgamare bene.
Scaldare abbondante olio in una padella dai bordi alti.
Con l’aiuto del mestolo o di un grosso cucchiaio versare un po’ di impasto nell'olio bollente (non più di 3 o 4 per volta, altrimenti la temperatura si abbassa troppo e le frittelle assorbono olio).
Con l’aiuto del mestolo o di un grosso cucchiaio versare un po’ di impasto nell'olio bollente (non più di 3 o 4 per volta, altrimenti la temperatura si abbassa troppo e le frittelle assorbono olio).
Girare delicatamente diverse volte in modo che la cottura sia uniforme.
Quando avranno assunto un bel colore castano, metterle su un piatto con carta assorbente.
Disporre sul piatto di ogni commensale tre frittelline spolverate di zucchero a velo caldissime con un po’ di crema di ricotta fresca a fianco e qualche fiorellino di rosmarino.
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