Senza Trucco. Quattro donne. Quattro stagioni. Una sola passione. |
Qualche sera fa ho rivisto a casa il film/documentario “Senza Trucco – Le donne del vino naturale” di Giulia Graglia ed ho provato la stessa forte emozione di quando è stato presentato a La Spezia, presso il Cinema Nuovo (in collaborazione con l’ Associazione Italiana Sommelier Liguria - Delegazione della Spezia), quindi ho pensato di condividere con voi questa bella storia su quattro donne che, dal Piemonte alla Sicilia, hanno scelto di produrre vino naturale (senza manipolazioni o interventi chimici), ritratte ognuna nella fase dei lavori nei vigneti e in cantina, seguendo con ogni protagonista il ciclo stagionale di potatura, crescita, maturazione e vendemmia delle uve. Donne diverse (per i territori di appartenenza, i modi di considerare il vino e il lavoro di imprenditrici….) ma anche simili: per tutte e quattro, determinante la figura del padre, che direttamente o indirettamente ha segnato la loro vita, trasmettendo loro la forte passione per la vigna e il territorio. Non sono attrici ma vignaiole e si raccontano senza finzioni, nella loro quotidianità, al naturale, assolutamente senza trucco. Il film è stato girato da Dicembre 2009 a Settembre 2010, già dalle prime immagini si resta rapiti dai paesaggi, dalla passione e dalla fatica delle protagoniste. Giorgia Graglia, le segue silenziosamente, nella quotidianità, nei riti contadini, nei gesti e nei racconti. Quattro approcci alla naturalezza.
Si comincia con l’inverno e Dora Forsoni: Poderi Sanguineto I e II - Acquaviva (SI) - (il vino degustato: Nobile di Montepulciano Docg 2009) la toscana, figlia di contadini e contadina fin dall’infanzia, produce insieme alla socia Patrizia Brogi, rosso e nobile di Montepulciano e un bianco da vitigni autoctoni. Dora parla del padre mentre pota le viti innevate, parla di selvaggina, della sua prima volta con il cinghiale, del suo vino, dove si sente la liquirizia, di cantina che solo lei può gestire.
Nicoletta |
L’estate è Elisabetta Foradori : Azienda Agricola Elisabetta Foradori - Mezzolombardo (TN) ( i vini degustati :Vigneti Dolomiti Igt Fontanasanta Manzoni Bianco 2011 / Vigneti Dolomiti Igt Foradori Teroldego 2009) trentina, erede di una famiglia di vignaioli, produce vini solo da uve locali, principalmente Teroldego sul quale ha puntato da ventenne quando tutti lo snobbavano e Nosiola, che recentemente ha cominciato a vinificare in anfore di terracotta; non ha mai conosciuto il padre, ma ha le sue bottiglie in eredità: “Ho pianto stappandone una del 1971, il vino era ancora presente, puro, vivo”.
Arrotola i tralci con il fogliame per non tagliarli perché “Sarebbe come tagliare le mani a un corpo”, raccoglie la mattina presto le ortiche da trasformare in tisane per ridare energia e resistenza alla vigna d’estate contro la siccità, cura le anfore come se fossero bambini: “penso sempre a tanti figli quando li copro” e dopo la vendemmia guarda con malinconia i filari vuoti.
Arianna |
Marco Rezzano e una rappresentante delle Cinque Terre che offre a Giulia Graglia un grappolo di uva |
Antonello Maietta |
Al termine della proiezione tantissimi applausi a Giulia Graglia, ci fermiamo per parlare con lei delle protagoniste e degustare quei meravigliosi vini che abbiamo visto nascere; in sala Antonello Maietta, Presidente AIS
Marco Rezzano |
e Marco Rezzano, delegato AIS La Spezia che chiede a Giulia se ha riscontrato un rapporto tra il carattere dei vini e il carattere di chi li fa e le stelle,
lei ci racconta: “Non c’è stato bisogno di far loro la classica intervista perché siamo entrate in sintonia e si sono raccontate spontaneamente; quando le ho conosciute sono stata stregata da loro e per tre su quattro ho indovinato il segno zodiacale, questo è stato divertente, ero tentata di fare una presentazione del film legata agli elementi astrologici: il fuoco, la terra, l’aria e l’acqua perché secondo me ciascuna corrisponde ad un elemento.
Giulia Graglia |
Elisabetta è assolutamente aria, eterea, più tralci che radici, vive di biodinamica e i suoi ultimi traguardi nel fare vino, stanno manifestando la sua essenza ..… Nicoletta con la sua profondità che scava dentro di sé è acqua pura, fa fatica a parlare di se stessa, ma non del suo vino, del suo dolcetto…. Arianna è innegabile, è fuoco, siciliana, vulcanica, ma anche la più dolce e solare….. e poi Dora così legata al suo rapporto così forte con la terra, “se la natura ha messo così le foglie, perché è lì che devono stare”….. e così i loro vini rispecchiano l’enorme rispetto per i loro vitigni e corrispondono perfettamente a loro, alla loro profondità".
...ovviamente vi consiglio di acquistare e guardare il film> Senza Trucco (magari sorseggiando uno di questi vini), tanto bello e coinvolgente, perché fin dalla prima immagine della campagna toscana in inverno, dove si sentono solo le oche e il rumore dei passi di Dora sulla neve, si entra a far parte di un meraviglioso mondo SENZA TRUCCO.
Grazie Giorgia :)
Grazie Giorgia :)
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