Ricetta della Tradizione,
originaria di : Genova e la Liguria
Ricetta Vegetariana
Ricetta Vegetariana
Senza Glutine
Ingredienti:
50gr di foglioline di basilico genovese DOP
6 cucchiai di Parmigiano Reggiano DOP
2 cucchiai di Pecorino DOP
2 spicchi di aglio di Vessalico
(Presidio Slow Food)
(Presidio Slow Food)
1 cucchiaio da cucina di pinoli
Utensili di preparazione e
presentazione
una terrina
un canovaccio
un mortaio di marmo con pestello in legno
3 coppette fonde
un cucchiaio di legno
Procedimento per la
preparazione:
La lavorazione deve avvenire a temperatura ambiente;
deve durare il minor tempo possibile per evitare problemi di
ossidazione;
il pestello deve fare dei movimenti rotatori sui bordi e sul
fondo del mortaio,
in modo da amalgamare e schiacciare gli ingredienti;
nel mortaio si devono pestare tutti gli ingredienti,
uno
alla volta e man a mano lo si deve
liberare, mettendoli nelle coppette,
per
poi ricomporli nella creazione finale della salsa.
Per prima cosa bisogna lavare in acqua fredda il basilico, naturalmente genovese,
Per prima cosa bisogna lavare in acqua fredda il basilico, naturalmente genovese,
nel frattempo si comincia a pestare l'aglio, di solito uno
ogni trenta foglie di basilico,
Poi si passa ai pinoli, sono l’ingrediente che ammorbidirà
il pesto
e regalerà quel delicato
profumo di resina che si contrappone
all'aglio
(sono presenti in tutte le ricette liguri più importanti), noi
solitamente usiamo i pinoli di Pisa,
i
migliori sono comunque quelli nazionali che, naturalmente, sono più
cari,
ma in questa occasione optiamo per il meglio, anche per i parsimoniosi genovesi,
Adesso è il momento dei formaggi DOP: parmigiano reggiano e
pecorino sardo,
che dopo averli pestati fino ad ottenere una morbida pasta,
A questo punto, prendete le foglioline di basilico ed iniziate a schiacciarle
e a pestarle nel
mortaio, con un dolce movimento rotatorio e prolungato.
Gli oli essenziali del basilico sono racchiusi nelle sue
foglie e per ottenere il miglior gusto,
bisogna non pestare ma ruotare il pestello in modo da stracciare
Quando dal basilico uscirà il liquido verde brillante,
Uniamoli uno alla volta continuando a pestare ed” impastare”
assaggiando ogni tanto la salsa per ottimizzare il risultato finale secondo il
nostro gusto:
un cucchiaio in più di formaggio, se ci dovesse piacere più
saporito,
uno di pinoli per bilanciare il tutto, l'olio extravergine d'oliva, versato a goccia,
L’olio dovrà essere extravergine di oliva, l’ideale sarebbe un
olio ligure,
dal sapore non particolarmente aggressivo ma delicato,
si conserverà in frigorifero per
15/20 giorni;
è importante all'occorrenza, prenderne sempre la quantità necessaria con un
cucchiaio pulito
(un cucchiaio colmo di solito è la dose per condire una
porzione di pasta)
oppure, in alternativa, lo potete congelare.
Viene utilizzato per
condire diversi tipi di pasta:
le troffie, le trofiette, le trenette, gli
gnocchi, le lasagne (in bianco, con besciamella o ricotta),
le trenette
avvantaggiae, i mandilli de saea (fazzoletti di seta),
Note:
Il Disciplinare per la produzione del Pesto Genovese
indica le modalità di lavorazione e le caratteristiche degli ingredienti
che vanno utilizzati per rispettare la ricetta tradizionale.
Sono inoltre riportate le modalità di conservazione del prodotto e le sue caratteristiche organolettiche:
indica le modalità di lavorazione e le caratteristiche degli ingredienti
che vanno utilizzati per rispettare la ricetta tradizionale.
Sono inoltre riportate le modalità di conservazione del prodotto e le sue caratteristiche organolettiche:
Art. 1 – Denominazione
La denominazione "Pesto Genovese", è riservata al
prodotto ottenuto dal processo di trasformazione del basilico (occimum
basilicum) a DOP "Basilico genovese" o in subordine del Basilico
ligure.
Art. 2 - Zona di produzione
La zona di produzione a lavorazione del "Pesto
Genovese" comprende esclusivamente l’intero territorio della Regione Liguria.
Art. 3 - Materie prime
Gli ingredienti destinati alla produzione del "Pesto
Genovese" devono provenire dalle zone delimitate dal presente articolo a
devono rispondere alle caratteristiche produttive stabilite dal presente
disciplinare.
II basilico deve rispondere ai requisiti previsti dal
disciplinare di cui alla DOP "Basilico genovese", sia utilizzato
direttamente che in alternativa quale componente di un semi lavorato composto
da basilico genovese DOP, olio extravergine di oliva di produzione nazionale
con sale, refrigerato, congelato surgelato.
L'olio extravergine di oliva deve essere di origine
nazionale
e deve rispondere ai requisiti del Reg. 796/02/CEE.
II formaggio deve appartenere alle tipologie DOP "Parmigiano Reggiano"
o "Grana Padano" a alla tipologia Pecorino DOP.
L'aglio deve essere di produzione nazionale.
e deve rispondere ai requisiti del Reg. 796/02/CEE.
II formaggio deve appartenere alle tipologie DOP "Parmigiano Reggiano"
o "Grana Padano" a alla tipologia Pecorino DOP.
L'aglio deve essere di produzione nazionale.
I pinoli ottenuti da Pinus Pinea devono essere prodotti nell'area mediterranea.
Le noci ottenute da “iuglans regia” devono essere di origine europea.
II sale deve essere prodotto nel territorio italiano.
Le noci ottenute da “iuglans regia” devono essere di origine europea.
II sale deve essere prodotto nel territorio italiano.
Art. 4 - Metodo di lavorazione
MODALITÀ' DI PREPARAZIONE
Lavare e fare asciugare il basilico, facendo attenzione a
non schiacciarlo.
Porlo insieme agli altri ingredienti in attrezzature idonee, riconosciute dal Comitato promotore, e macinarlo sino ad ottenere un composto omogeneo.
La preparazione deve terminare nel minor tempo possibile onde evitare problemi di ossidazione. L'eventuale confezionamento, viene effettuato in contenitori di materiale consentito dalle norme vigenti relative al confezionamento ed al trasporto di prodotti alimentari freschi.
Porlo insieme agli altri ingredienti in attrezzature idonee, riconosciute dal Comitato promotore, e macinarlo sino ad ottenere un composto omogeneo.
La preparazione deve terminare nel minor tempo possibile onde evitare problemi di ossidazione. L'eventuale confezionamento, viene effettuato in contenitori di materiale consentito dalle norme vigenti relative al confezionamento ed al trasporto di prodotti alimentari freschi.
Art. 5 – Metodo di conservazione
Per il “ Pesto Genovese” sono ammessi metodi di conservazione
di tipo fisico e naturale,
riconosciuti dal Comitato Promotore.
riconosciuti dal Comitato Promotore.
Art. 6 - Caratteristiche del prodotto
II "Pesto Genovese" all'atto dell'immissione al
consumo, presenta le caratteristiche organolettiche,
chimiche, fisiche indicate di seguito;
tali caratteristiche non si devono applicare per le produzioni destinate al consumo diretto.
chimiche, fisiche indicate di seguito;
tali caratteristiche non si devono applicare per le produzioni destinate al consumo diretto.
CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE
Salsa dal colore di tonalità dal verde chiaro al verde
intenso, di consistenza densa ed omogenea.
Odore delicato ma persistente di basilico fresco, aglio,
formaggio stagionato.
Gusto saporito, leggermente piccante.
Assenza di sensazione di menta.
Assenza di sensazione di menta.
La definizione dei descrittori sopra menzionati e relativi
limiti di accettabilità,
sono definiti nel piano di controllo.
(....)
sono definiti nel piano di controllo.
(....)