17 luglio 2012

I Muscoli del Golfo della Spezia




PRODOTTI TIPICI:
I muscoli del Golfo della Spezia
Zona di Produzione:
 Golfo della Spezia

Il mitilo è un mollusco bivalve dal guscio nero, con riflessi dorati o bluastri che trascorre la sua esistenza attaccato al substrato, generalmente  massi e scogliere,  sia in ambiente marino che lagunare. 
Questi animali riescono a muoversi con l’aiuto del piede, un muscolo adattato alla funzione di locomozione e si attaccano a substrati di varia natura tramite una serie di filamenti secreti da una ghiandola,
 che vengono chiamati filamenti del bisso. 
Le branchie sono costituite da una coppie di piastre composte da un gran numero di filamenti paralleli, che hanno la funzione di filtrare il nutrimento (prevalentemente fitoplancton e materiale organico) dall’acqua, mentre la digestione del cibo ha luogo all’interno di un’apposita ghiandola situata al centro del corpo. 
I mitili o cozze o come li chiamiamo a La Spezia, i muscoli  (perché per aprirli bisogna decisamente averne), sono molluschi molto apprezzati fin dall’antichità e oggetto di allevamento  in vivai vicino alla Diga Foranea, nel canale di Portovenere e al Fezzano.
 La mitilicoltura  viene praticata principalmente attraverso il sistema a pali fissi che è diffuso  nei pressi di siti costieri riparati dalle forti mareggiate e consiste nella disposizione, secondo alcuni schemi, di pali che un tempo venivano costruiti in legno di castagno mentre al giorno d’oggi risultano principalmente fabbricati in cemento o metallo zincato. 



Ai pali vengono appese le calze, reti tubolari in materiale plastico (polipropilene), che al loro interno contengono i mitili (l'insieme della struttura e dei mitili è detto resta).
 Il ciclo di allevamento dura circa un anno ed il periodo migliore per consumarli è quello estivo, quando sono nel massimo della crescita e più saporiti, l’animale deve essere turgido di un colore che va dal giallo chiaro fino all’arancio, l’odore è caratteristico e ricorda il mare e lo iodio.
Si consumano subito dopo l’acquisto (si conservano in frigo fino alla preparazione) preferibilmente  cotti, perché mangiarli crudi è molto rischioso anche se sono stati depurati, come obbligatoriamente avviene, prima di essere messi in commercio.
Le ricette per consumarli sono molte: fritti, alla marinara,  ripieni, al sugo con gli spaghetti, con riso e zafferano, gratinati al forno, nell’insalata tiepida di zucchini…….
Si accostano perfettamente ai nostri vini bianchi locali, come il Vermentino e il Cinque Terre doc. serviti freddissimi.




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